mercoledì 28 dicembre 2011

L'apparato digerente

Il percorso del cibo

Il percorso inizia nella bocca
L'apparato digerente inizia dalla bocca che è formata dalle labbra, dalle guance, dalla lingua, dai denti e dalle ghiandole salivari.
 La saliva è un liquido viscoso, chiaro, ricco di macina se prodotto dalle parotidi, più fluido se prodotto dalle sottolinguali e sottomascellari.
Esistono tre paia di ghiandole che hanno il compito di secernere la saliva (parotidi, sottomascellari e sottolinguali); i loro condotti si gettano tutti nella cavità boccale.
La saliva contiene in grande quantità la ptialina,cioè un enzima digestivo.
La cavità orale o boccale prosegue verso l'interno del corpo con un condotto membranoso che, nella sua parte terminale si mette in continuità con l'esofago e la laringe.
Una particolarità della faringe è che alla fine c’è una valvola, l’epiglottide, che impedisce al cibo di entrare nell’apparato respiratorio.
Alla faringe segue l'esofago che è un condotto che ha la funzione di convogliare gli alimenti nello stomaco senza esercitare alcuna funzione digestiva. Il cibo a questo punto assume il nome di bolo.

Continua nello stomaco
Dove termina (la lunghezza è di circa 22-25cm) l’esofago si dilata in una formazione voluminosa, di forma variabile, lo stomaco.
Si tratta di un organo muscolare mucoso che è rivestito all'esterno da una membrana sierosa, nel suo spessore si trova una fascia muscolare costituita da fibre muscolari lisce, disposte lungo l'asse principale del corpo e circolarmente ad esse.
Nelle ghiandole gastriche vi sono tre tipi di ghiandole:
- che secernano acido cloridrico;
- che secernano enzimi gastrici;
- che secernano il muco.
Lo stomaco, grazie all'attività delle ghiandole produce un succo gastrico, contenente acido cloridrico ed un enzima: la pepsina; che intervengono nella digestione delle proteine.
Nello stomaco devono essere menzionati: il cardias situato nella congiunzione tra esofago e stomaco che impedisce il ritorno del cibo nell'esofago ed il piloro che è un muscolo sfintere come il cardias che permane chiuso durante una certa fase della digestione;è situato tra stomaco ed intestino tenue.
Lo stomaco grazie alle caratteristiche del cardias e del piloro, è completamente isolato nel corso della digestione ed il cibo sotto l'azione delle contrazioni che avvengono nelle pareti gastriche subisce una serie di rimescolamenti che gli consentono di impregnarsi di succo gastrico e realizzare così un certo grado di acidità.

Finisce nell'intestino
Quando il cibo è elaborato sufficientemente il piloro si apre per lasciare passare il chimo nel sottostante duodeno. A partire dal duodeno il canale intestinale conserva le sue caratteristiche di tubo snodabile.
L’intestino si divide in intestino tenue e crasso: duodeno , intestino cieco ed appendice cecale fanno parte del primo, colon (diviso in ascendente, trasverso, discendente) ed intestino retto fanno parte del secondo.
Ecco due grandi formazioni ghiandolari: il fegato ed il pancreas che sono strettamente connesse all'apparato digerente.
Basta considerare la secrezione biliare da parte del fegato (cistifellea) per rendersene conto.
Il fegato è il più grande organo del corpo umano e pesa circa 1,5 kg.
E' formato da due lobi (destro e sinistro) ed è rivestito da una capsula che lo avvolge completamente.
E’ attraversato dalla vena porta e dall’arteria epatica.
La bile che assolve a particolari funzioni relative all'attività digestiva contiene delle sostanze denominate sali e acidi biliari oltre ad un pigmento costituito dalla bilirubina che le conferisce un color giallo-bruno.
Il fegato oltre alla funzione di secernere la bile, ha un ruolo importantissimo nel metabolismo intermedio, cioè in tutta una serie di reazioni che servono a trasformare le sostanze alimentari in prodotti utilizzabili dall'organismo.
Il pancreas è un'altra ghiandola secretoria.
Nell'intestino tenue il chimo procede per effetto degli atti peristaltici in seguito al rimescolamento dovuto ai movimenti pendolari.
Avviene quindi nell'intestino crasso un processo destinato all'assorbimento dell'acqua che è contenuta nel materiale digerito (processo di disidratazione) che inizia nel cieco dove la massa fecale viene ridotta metà circa del suo volume.
La massa ciecale inoltre ha il compito di secernere un liquido mucoso che si incorpora e riveste il materiale fecale facilitandone la sua progressione verso l'esterno.
La progressione del materiale fecale in sede di intestino crasso avviene molto lentamente.
Arrivate al sigma, cioè nella parte finale del colon, le feci si arrestano.
Avviene ora l'ultimo processo detto di "defecazione esterno" mediante il quale la massa fecale viene sospinta verso l'esterno; durante questo processo prendono parte attiva anche i muscoli del diaframma, dell'addome ed in parte anche la respirazione.
Durante il tragitto del materiale alimentare, un gran numero di sostanze va incontro ad un processo di assorbimento.
Il processo di assorbimento avviene principalmente in corrispondenza della parete intestinale per mezzo dei villi intestinali.
Tutte le sostanze nutritive presenti nel chilo vengono assorbite dai villi che sono tappezzati da tantissimi vasi sanguigni e linfatici che hanno il compito di trasportare le sostanze in tutto il corpo.Quel che non serve verrà espulso sotto orma di feci dall'ano.

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