Malattie del cuore ed alcuni rimedi
Il pacemaker
Il pacemaker è un piccolo dispositivo elettronico, alimentato a batterie, che produce stimoli elettrici idonei a far contrarre il cuore.
Tali stimoli vengono convogliati al muscolo cardiaco attraverso fili sottili e resistenti, con una frequenza pari a quella del cuore normale.
Attraverso il programmatore è anche possibile "interrogare" il pacemaker ottenendo informazioni sul suo stato di funzionamento, sul livello di scarica della batteria, sul numero di stimoli erogati, etc.
Alcuni pacemakers sono in grado di stimolare il cuore a frequenza variabile, in base alle richieste dell'organismo; altri ancora, dotati di circuiti sofisticati, possono riconoscere vari disturbi del ritmo cardiaco e sono impiegati per curare non solo il blocco, ma anche i ritmi accelerati.
Tratto da http://www.medicoweb.com/
L'angina pectoris
Si tratta, in effetti, di una sindrome caratterizzata da dolore in regione retrosternale, talvolta irradiato al lato ulnare del braccio sinistro e alle spalle.
Il senso di costrizione al petto è causato dalla temporanea diminuzione del flusso di sangue alle cellule del cuore.
Quando il sangue scarseggia i tessuti soffrono ed accumulano metaboliti tossici. Tale condizione viene captata dai chemocettori cardiaci e da qui inviata al sistema nervoso centrale che per via riflessa scatena la sensazione dolorifica.
L'apporto di sangue può diventare insufficiente rispetto alle necessità del cuore stesso già in condizioni di riposo oppure durante uno sforzo fisico. Anche stress ed arrabbiature in genere possono causare la comparsa della malattia.
Tratto da www.my-personaltrainer.it/cardiopatia-ischemica/angina.html
Il bypass
Il bypass aorto-coronarico è una forma di terapia chirurgica della cardiopatia ischemica.
Lo scopo di questo intervento è quello di saltare, aggirare (by passare) il punto in cui l'arteria coronaria interessata è ristretta o del tutto chiusa, permettendo così a quella parte di muscolo cardiaco che a causa del restringimento riceveva una scarsa quantità di sangue, e quindi anche di ossigeno, di essere rivascolarizzato. E' indispensabile al mantenimento di una attività cardiaca efficace ripristinare un flusso costante ed ininterrotto di sangue ossigenato attraverso le coronarie, perchè il cuore non smette mai di lavorare e non è in grado di immagazzinare energia.
Tratto da www.europeanhospital.it/dipCardio/dipCardioInterventi.html
Il Soffio al cuore
Il soffio al cuore insorge quando vi è un'alterazione, per esempio dovuta ad un ostacolo, del normale flusso sanguigno. Esistono una serie infinita di situazioni in cui ciò può accadere, alcune di queste sono fisiologiche e non causano problemi al paziente, altre invece sono pericolose per la salute dell'individuo.
Il soffio al cuore può per esempio essere provocato da quella che i medici chiamano insufficienza valvolare: una situazione in cui le valvole che regolano il passaggio da atrio e ventricolo e da ventricolo al circolo sanguigno non si aprono o non si chiudono perfettamente. Le valvole cardiache hanno infatti l'importante funzione di garantire il passaggio del sangue in un'unica direzione. Un'incontinenza di queste strutture anatomiche provoca un reflusso attraverso le stesse che viene percepito all'ascoltazione e diagnosticato come soffio cardiaco da insufficienza valvolare.
Tratto da www.my-personaltrainer.it/soffio-al-cuore.html
Il Collasso
Una delle cause più frequenti di collasso cardiocircolatorio a rapida instaurazione è il venir meno della funzione propulsiva del cuore o la riduzione acuta del volume sanguigno. Queste evenienze possono verificarsi rispettivamente in caso di infarto miocardico e in presenza di una grave emorragia, esterna o interna. A questo proposito, è bene ricordare che gran parte dei casi di emorragia interna si presentano sotto l’aspetto clinico di collasso cardiocircolatorio rapidamente ingravescente, senza apparente spiegazione immediata.
Tratto da www.medicinasalute.com
L'Infarto
Le ragioni per cui una regione più o meno estesa del cuore va incontro a necrosi sono diverse e tutte riconducibili all'insufficiente apporto di ossigeno.
Nella maggior parte dei casi l'infarto miocardico è dovuto alla trombosi di un grosso ramo coronarico, secondaria ad un processo aterosclerotico. Ricordiamo a tal proposito che le coronarie sono vasi che provvedono all'irrorazione sanguigna del miocardio e che dalla loro integrità dipende il corretto afflusso di ossigeno e nutrienti al cuore. Se il formarsi di placche interessa una coronaria, l'insufficiente flusso ematico riduce drasticamente l'apporto di ossigeno e nutrienti alle cellule miocardiche, che muoiono nel giro di poche ore e vengono rimpiazzate da tessuto cicatriziale non contrattile. Il danno risulta pertanto irreversibile.
Tratto da www.my-personaltrainer.it/cardiopatia-ischemica/infarto.html
Il pacemaker
Il pacemaker è un piccolo dispositivo elettronico, alimentato a batterie, che produce stimoli elettrici idonei a far contrarre il cuore.
Tali stimoli vengono convogliati al muscolo cardiaco attraverso fili sottili e resistenti, con una frequenza pari a quella del cuore normale.
Esistono vari tipi di pacemaker, con caratteristiche diverse e tali da potersi adattare alle molte condizioni oggi curate mediante la stimolazione cardiaca.Con alcuni tipi di pacemaker e con altri accorgimenti tecnici, oltre a realizzare una stimolazione cardiaca sicura ed efficace, si tende a risparmiare l'energia contenuta nelle batterie ed a prolungare la durata dello stimolatore.
Inoltre è oggi possibile regolare dall'esterno, e senza recare disturbo al paziente, le modalità di funzionamento del pacemaker, variandone ad esempio la frequenza o l'intensità degli stimoli, mediante un apposito strumento che viene collocato al momento sulla parte del corpo dove è stato inserito lo stimolatore e che opera creando un campo magnetico e onde radio. Attraverso il programmatore è anche possibile "interrogare" il pacemaker ottenendo informazioni sul suo stato di funzionamento, sul livello di scarica della batteria, sul numero di stimoli erogati, etc.
Alcuni pacemakers sono in grado di stimolare il cuore a frequenza variabile, in base alle richieste dell'organismo; altri ancora, dotati di circuiti sofisticati, possono riconoscere vari disturbi del ritmo cardiaco e sono impiegati per curare non solo il blocco, ma anche i ritmi accelerati.
Tratto da http://www.medicoweb.com/
L'angina pectoris
Si tratta, in effetti, di una sindrome caratterizzata da dolore in regione retrosternale, talvolta irradiato al lato ulnare del braccio sinistro e alle spalle.
Il senso di costrizione al petto è causato dalla temporanea diminuzione del flusso di sangue alle cellule del cuore.
Quando il sangue scarseggia i tessuti soffrono ed accumulano metaboliti tossici. Tale condizione viene captata dai chemocettori cardiaci e da qui inviata al sistema nervoso centrale che per via riflessa scatena la sensazione dolorifica.
L'apporto di sangue può diventare insufficiente rispetto alle necessità del cuore stesso già in condizioni di riposo oppure durante uno sforzo fisico. Anche stress ed arrabbiature in genere possono causare la comparsa della malattia.
Tratto da www.my-personaltrainer.it/cardiopatia-ischemica/angina.html
Il bypass
Il bypass aorto-coronarico è una forma di terapia chirurgica della cardiopatia ischemica.
Lo scopo di questo intervento è quello di saltare, aggirare (by passare) il punto in cui l'arteria coronaria interessata è ristretta o del tutto chiusa, permettendo così a quella parte di muscolo cardiaco che a causa del restringimento riceveva una scarsa quantità di sangue, e quindi anche di ossigeno, di essere rivascolarizzato. E' indispensabile al mantenimento di una attività cardiaca efficace ripristinare un flusso costante ed ininterrotto di sangue ossigenato attraverso le coronarie, perchè il cuore non smette mai di lavorare e non è in grado di immagazzinare energia.
Tratto da www.europeanhospital.it/dipCardio/dipCardioInterventi.html
Il Soffio al cuore
Il soffio al cuore insorge quando vi è un'alterazione, per esempio dovuta ad un ostacolo, del normale flusso sanguigno. Esistono una serie infinita di situazioni in cui ciò può accadere, alcune di queste sono fisiologiche e non causano problemi al paziente, altre invece sono pericolose per la salute dell'individuo.
Il soffio al cuore può per esempio essere provocato da quella che i medici chiamano insufficienza valvolare: una situazione in cui le valvole che regolano il passaggio da atrio e ventricolo e da ventricolo al circolo sanguigno non si aprono o non si chiudono perfettamente. Le valvole cardiache hanno infatti l'importante funzione di garantire il passaggio del sangue in un'unica direzione. Un'incontinenza di queste strutture anatomiche provoca un reflusso attraverso le stesse che viene percepito all'ascoltazione e diagnosticato come soffio cardiaco da insufficienza valvolare.
Tratto da www.my-personaltrainer.it/soffio-al-cuore.html
Il Collasso
Una delle cause più frequenti di collasso cardiocircolatorio a rapida instaurazione è il venir meno della funzione propulsiva del cuore o la riduzione acuta del volume sanguigno. Queste evenienze possono verificarsi rispettivamente in caso di infarto miocardico e in presenza di una grave emorragia, esterna o interna. A questo proposito, è bene ricordare che gran parte dei casi di emorragia interna si presentano sotto l’aspetto clinico di collasso cardiocircolatorio rapidamente ingravescente, senza apparente spiegazione immediata.
Tratto da www.medicinasalute.com
L'Infarto
Le ragioni per cui una regione più o meno estesa del cuore va incontro a necrosi sono diverse e tutte riconducibili all'insufficiente apporto di ossigeno.
Nella maggior parte dei casi l'infarto miocardico è dovuto alla trombosi di un grosso ramo coronarico, secondaria ad un processo aterosclerotico. Ricordiamo a tal proposito che le coronarie sono vasi che provvedono all'irrorazione sanguigna del miocardio e che dalla loro integrità dipende il corretto afflusso di ossigeno e nutrienti al cuore. Se il formarsi di placche interessa una coronaria, l'insufficiente flusso ematico riduce drasticamente l'apporto di ossigeno e nutrienti alle cellule miocardiche, che muoiono nel giro di poche ore e vengono rimpiazzate da tessuto cicatriziale non contrattile. Il danno risulta pertanto irreversibile.
Tratto da www.my-personaltrainer.it/cardiopatia-ischemica/infarto.html
La Fibrillazione
-AtrialeLa fibrillazione atriale e’ un’aritmia cardiaca caratterizzata da una completa irregolarita’ dell’attivazione elettrica degli atri, due delle quattro camere cardiache. In presenza di tale anomalia, le normali contrazioni atriali vengono sostituite da movimenti caotici, completamente inefficaci ai fini della propulsione del sangue. Inoltre il battito cardiaco diviene completamente irregolare.
Tratto da www.fibrillazioneatriale.it
-Ventricolare
La fibrillazione ventricolare invece è una gravissima aritmia cardiaca caratterizzata da rapidissime e non coordinate contrazioni parcellari dei ventricoli, contrazioni che sono completamente inefficaci dal punto di vista della circolazione del sangue. Questo tipo di fibrillazione rappresenta spesso lo stadio terminale delle gravi insufficienze cardiache essendo talvolta preludio di un infarto del miocardio e questa può essere causata da intossicazioni di alcuni farmaci oppure anche durante interventi chirurgici dedicati al cuore.Tratto da www.inerboristeria.com/fibrillazione-atriale-fibrillazione-ventricolare.html
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